La mozzarella di Battipaglia
9/6/2023

La Regina di tutte le pizze

Specialità campane

La Campania è considerata la patria della mozzarella più pregiata, quella di bufala. Tutti la amano e tutti la desiderano, ma chi ne conosce la vera storia?

Volete mangiare una margherita come Dio comanda con la mozzarella di bufala durante le vostre prossime vacanze in Campania? Noi vi suggeriamo di andare lì dove la mozzarella è nata e si è diffusa: Battipaglia, la città natale della mozzarella di bufala, in provincia di Salerno, poco distante dal nostro hotel nel Cilento. Tutti ne apprezzano la freschezza e la bontà, ma non tutti ne conoscono la storia. In realtà nessuno sa con esattezza quali siano le origini: alcuni documenti risalenti al XII secolo parlano dell’uso di una comunità di monaci di offrire ai pellegrini un formaggio di latte di bufala chiamato “provatura” o “mozza”. Il primo a definirla mozzarella fu un cuoco papale, Bartolomeo Scappi, in un suo libro di cucina del 1570. Scappi utilizzò il termine “provatura”, ovvero provola, un formaggio facilmente più conservabile rispetto alla mozzarella. L’esportazione della mozzarella nel resto d’Italia avvenne sotto i Borboni, soprattutto grazie alla diffusione della ferrovia. Oggi è la mozzarella ha conquistato il suo primato tra i latticini ed è amata in tutto il mondo per la sua freschezza e bontà.

La Campania è considerata la patria della mozzarella più pregiata, quella di bufala. Tutti la amano e tutti la desiderano, ma chi ne conosce la vera storia?

Volete mangiare una margherita come Dio comanda con la mozzarella di bufala durante le vostre prossime vacanze in Campania? Noi vi suggeriamo di andare lì dove la mozzarella è nata e si è diffusa: Battipaglia, la città natale della mozzarella di bufala, in provincia di Salerno, poco distante dal nostro hotel nel Cilento. Tutti ne apprezzano la freschezza e la bontà, ma non tutti ne conoscono la storia. In realtà nessuno sa con esattezza quali siano le origini: alcuni documenti risalenti al XII secolo parlano dell’uso di una comunità di monaci di offrire ai pellegrini un formaggio di latte di bufala chiamato “provatura” o “mozza”. Il primo a definirla mozzarella fu un cuoco papale, Bartolomeo Scappi, in un suo libro di cucina del 1570. Scappi utilizzò il termine “provatura”, ovvero provola, un formaggio facilmente più conservabile rispetto alla mozzarella. L’esportazione della mozzarella nel resto d’Italia avvenne sotto i Borboni, soprattutto grazie alla diffusione della ferrovia. Oggi è la mozzarella ha conquistato il suo primato tra i latticini ed è amata in tutto il mondo per la sua freschezza e bontà.

La mozzarella di Battipaglia
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